BANCHE E CREDITO: La Repubblica mette in luce come si siano accentuati i segnali di peggioramento delle condizioni creditizie per imprese e famiglie italiane. L’anticipazione dei dati a gennaio dell’Abi mostra tassi sui prestiti che riprendono a salire dopo 3 anni, la media sul totale arriva al 2,59% dal 2,55% di fine 2018, mentre la crescita dei volumi si è dimezzata all’1% su base annua. Non ancora un credit crunch, ma il segnale che sono in atto rincari e selettività dei prestiti che ampliano i divari tra chi li riceve.

RISPARMIO: A&F dedica un approfondimento al mercato degli immobili nel nostro Paese evidenziando che, con l’invecchiamento della generazione dei baby boomers, i loro figli e nipoti si ritroveranno abitazioni in eccesso rispetto ai loro bisogni, trovandosi costretti a vendere, con una conseguente svalutazione dei prezzi. (Cosa che dico sempre!) Una bella notizia per i giovani che finora hanno visto l’acquisto di una casa come un miraggio, ma una brutta notizia per tutti quelli che hanno sempre creduto nell’investimento immobiliare. Con gli ultracinquantacinquenni che possiedono quasi il 60% di tutti gli immobili si intuisce come la proprietà immobiliare sia perlopiù concentrata tra gli anziani. Secondo il Cresme il punto di svolta sarà dal 2028, quando il numero delle famiglie inizierà a calare. Il Sole 24 Ore pone il focus sull’inchiesta sulla truffa dei diamanti sfociata in un maxi-sequestro di 743,3 milioni. I sequestri hanno colpito soprattutto gli istituti di credito che avevano favorito l’operatività delle due società inventrici del business. (Vi ricordate la pubblicità di UNICREDIT e di UBI??).

I reati ipotizzati sono quelli di truffa aggravata e autoriciclaggio. Come riferisce Il sole 24 Ore, nel 2018 si è registrato il numero record di emissioni di minibond e strumenti alternativi di credito alle Pmi. 116 aziende hanno lanciato 142 minibond e strumenti di debito per un ammontare superiore al miliardo di euro. Agli investitori internazionali è andato oltre il 63% dell’importo totale.

MERCATI: Il Sole 24 Ore evidenzia il forte sviluppo dell’India e le sue potenzialità di mercato, sottolineando come, a parità di potere d’acquisto, i redditi degli indiani siano oggi inferiori solo a Usa e Cina. Nell’articolo si mostra come entro il 2030 i consumi passeranno da 1.500 a 6mila miliardi di dollari, trainati principalmente dai Millennials e dalla Generazione Z che costituirà il 77% della popolazione. A&F riferisce l’ammontare del debito globale nel mondo: 244mila miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2018, oltre 3 volte il Pil globale e in aumento del 2,5% rispetto al quarto trimestre del 2017. In particolare, il debito privato dei cittadini ha raggiunto quota 46,1mila miliardi; il debito del settore finanziario è in crescita a 60mila miliardi e quello corporate non finanziario è in crescita a quota 72,9mila miliardi. Come evidenzia MF, l’utile netto della Bce è salito nel 2018 di 301 milioni a 1,58 miliardi secondo quanto emerso nel bilancio dell’istituto centrale. Effetto dell’aumento dei bond del Qe e dei tassi più alti.