Che cos’è il TFR? Il tfr o meglio trattamento di fine rapporto, creato da Benito Mussolini per tutelare i dipendenti privati e pubblici e per permetter loro di crearsi un patrimonio nel tempo, ha rappresentato da sempre una voce importante nei redditi dei cittadini privati e non. Ha permesso per intere generazioni di comprare immobili, auto e di migliorare il benessere delle famiglie italiane. Ma a quale prezzo?
Se si viene assunti in una società straniera e fuori dall’Italia chiaramente non esiste alcun TFR ed il reddito è direttamente spalmato su più mensilità. Mentre in Italia, la voce TFR rappresenta il 6,91% del reddito annuo che l’azienda accantona (dovrebbe) rappresentando per le Aziende (private e pubbliche) sia una voce importante di Debito nei confronti dei lavoratori che di costo (in quanto vige un obbligo di rivalutazione dell’1,5% annuo +75% dell’Inflazione).

E se il datore di lavoro non accantona il debito? Di casi in Italia ce ne sono a milioni, esiste per questo un fondo di garanzia presso l’INPS in modo da tutelare anche i più “sventurati”… Quindi devo star tranquillo? In realtà la risposta è nì. La faccenda si fa più complicata.
In caso di licenziamento il dipendente ha la possibilità di riscattare anche dal fondo l’intera somma (con la tassazione del 23% anziché l’aliquota media IRPEF degli ultimi 5 anni). Insomma, perchè gli italiani tengono il TFR in Azienda e non lo versano su un fondo pensione? 
La risposta è sempre la stessa, ignoranza e pigrizia.


Alcuni consigli:
1 – Non tenere il TFR in Azienda (considerando che se l’Azienda ha < 50 dipendenti è effettivamente in Azienda, mentre se ne ha >50 il TFR è destinato alla Tesoreria INPS)
2 – Non lasciare il TFR presso INPS
3 – Aver cura del proprio TFR in quanto potrebbe rappresentare una voce importante dei vostri risparmi futuri

Per qualsiasi dubbio in merito chiamatemi, non aspettate. Se pensate di avere amici, parenti in difficoltà, dategli il mio numero.

 

Approdondimenti

Quei 34 miliardi di TFR espropriati dallo Stato (Fatto Quotidiano 10 giugno 2019)