La Parabola della (finta)
Lettera di Bill Gates
Storia di una fake news virale
che ci insegna qualcosa sui Mercati
La scorsa settimana forse vi sarà capitato di leggere una lettera di Bill Gates, in merito alle “lezioni spirituali” che dovremmo trarre dalla pandemia Coronavirus. Questa lettera, attribuita (erroneamente, abbiamo poi scoperto!) al proprietario della Microsoft, è stata condivisa da moltissime persone e anche da parecchi vip: sfruttando la celebrità del nome, è riuscita a distinguersi nell’attuale marea di catene social!

è arrivata anche a voi?
L’autore misterioso oggi non fa certo una bella figura, visto che ha portato il suo pensiero alla diffusione virale sfruttando il nome di Bill Gates.
Qui è evidente, la reputazione conta: una volta che la credibilità dell’autore è stata smentita, ai nostri occhi anche il contenuto perde valore… giustamente, aggiungerei!

Proprio come avevo scritto poche settimane fa, a riguardo del pericolo delle fake news all’epoca del Coronavirus, l’affidabilità delle fonti è sempre alla base della buona informazione. Anche in questo caso, la finta lettera di Bill Gates sembra aver compiuto la triste e prevedibile parabola discendente di una fake news qualsiasi: prima le luci della ribalta, poi la smentita, infine l’onta e il disonore.
Cosa possiamo imparare da tutto ciò?
Per quanto mi riguarda, la parabola della fake news di Bill Gates non fa che confermare il fatto che, di questi tempi più che mai, è necessario affrontare la situazione con una buona dose di senso critico e razionalità, sforzandoci di non farci influenzare troppo dal clima teso che, purtroppo, sta accompagnando il nostro quotidiano: non lasciamoci sfuggire l’opportunità di trarre un insegnamento, anche dalle fonti più insospettabili.

Infatti, devo riconoscere che, nonostante il suo status di falsa news, ho trovato che alcuni punti della Lettera di un Emerito Anonimo contengano degli spunti utili per la nostra attuale situazione finanziaria.
Condivido con voi le mie riflessioni a riguardo, traendo ispirazione da qualcuno dei punti della lettera.
Secondo l’autore della finta lettera di Bill, il CoronaVirus:
8. Ci sta ricordando di tenere sotto controllo il nostro ego, perché non importa quanto grandi pensiamo di essere o quanto grandi siano gli altri, un virus può fermare tutto il nostro mondo.
Forse è così, e i mercati ce l’hanno dimostrato senza mezzi termini: al tempo stesso, però, è importante ricordarci che anche nel nostro piccolo possiamo contribuire a migliorare la nostra situazione e quella degli altri, facendo scelte responsabili: questo è valido in ogni settore della nostra vita, quindi anche nella gestione del nostro risparmio e dei nostri investimenti. Un’amministrazione del patrimonio coerente e ben pensata ha qui occasione di dimostrare tutto il suo valore e può aiutarci a superare le avversità con maggiore serenità: dipende da noi, ovviamente, decidere di intraprenderla… come ci conferma il punto seguente.
9. Ci sta ricordando che il potere di libero arbitrio è nelle nostre mani. Possiamo scegliere di cooperare e aiutarci a vicenda, condividere, dare, aiutare e sostenerci l’un l’altro, o possiamo scegliere di essere egoisti, accumulare, prenderci cura solo di noi stessi. È vero che sono le difficoltà a mettere in risalto i nostri veri valori.
Anche il punto 10 ci da un suggerimento prezioso per l’atteggiamento da mantenere per affrontare la situazione incerta sui mercati azionari.
10. Ci sta ricordando che possiamo essere pazienti o che invece possiamo farci prendere dal panico. Possiamo capire che questo tipo di situazione è già accaduta molte nella storia e che presto o tardi passerà, oppure possiamo andare nel panico e vedere questo momento come la fine del mondo e, di conseguenza, causarci più problemi che benefici.
Curiosamente, è quasi esattamente il mantra che io e presumo la stragrande maggioranza dei consulenti stiamo ripetendo da settimane ai nostri clienti! Siamo pazienti, non facciamoci prendere dal panico e non lasciamoci andare a decisioni irrazionali, la situazione è transitoria e possiamo superarla strategicamente.
Senza nemmeno sforzarci troppo, possiamo continuare il parallelismo nel successivo punto.
11. Ci sta ricordando che questa sì può essere la fine, ma anche un nuovo inizio. Questo può essere un momento di riflessione e comprensione, in cui riusciamo a imparare dai nostri errori, oppure può essere l’inizio di una spirale che continuerà fino a quando finalmente impareremo la lezione a cui siamo destinati.
In passato non abbiamo avuto solo epidemie, ma abbiamo anche affrontato gravi esempi di instabilità dei mercati: dalla storia e dagli errori commessi possiamo scegliere di imparare come comportarci per minimizzare la portata dei danni, e soprattutto possiamo utilizzare (almeno nel caso del mercato azionario!) la nostra esperienza acquisita come consulenti finanziari per operare le scelte migliori secondo la disponibilità e le finalità dei clienti che si affidano a noi.
Concluderei con il punto 12, dove la lettera cambia bruscamente direzione e fa un appello alla nostra sensibilità ambientale:
12. Ci sta ricordando che la nostra Terra è malata. Ci sta ricordando che dobbiamo analizzare il tasso di deforestazione con la stessa urgenza con cui sono spariti tutti i rotoli di carta igienica. Noi ci stiamo ammalando perché la nostra casa, la Terra, è ammalata.
Si tratta di un argomento che mi sta molto a cuore e su cui sono certo che ognuno di noi possa fare la differenza, in tante maniere diverse. Nel mio caso, credo sia importante portare voi e i miei clienti a conoscenza dei vantaggi degli investimenti sostenibili: garantisco che non hanno solo effetti positivi sul nostro pianeta, ma anche sui nostri portafogli!

Forse un po’ anche grazie a questa lettera, uno dei prossimi articoli di Insights sarà dedicato proprio ai Titoli Sostenibili, un argomento su cui forse regna ancora un po’ di confusione e diffidenza!
E voi, cosa avete pensato della lettera virale di cui sopra?
La vostra opinione è cambiata dopo aver saputo che si trattava di un fake… o magari anche voi ne avete comunque tratto ispirazione per qualcosa?